Inspirato dalla United Nations Convention on the Right of the Child – UNCRC, New York 1989
E dalla Universal Declaration of Human Rights -UDHR, New York 1948
(…) In considerazione del fatto che occorre preparare pienamente il fanciullo adavere una sua vita individuale nella società, ed educarlo nello spirito degli idealiproclamati nella Carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di pace, di dignità, di tolleranza, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà,(…)
Il mondo della Rete in cui i ragazzi vivono oggi è reale quanto il mondo offline è l’ambiente sociale, la società, in cui incontrano persone, hanno esperienze, fanno scoperte, imparano, si mettono alla prova.La loro socialità è spesso vissuta attraverso i social network, piattaforme e giochi online, messaggistica. Socialità significa anche affettività, emotività e gli aspetti più intimi della loro crescita.
Il ragazzo, però, non è sempre consapevole dei rischi e delle conseguenza correlate alle sue attività online, malgrado possa essere comunque molto informato dal punto di vista tecnico. Generalizzando, genitori ed insegnanti sono meno competenti del minore rispetto all’offerta della Rete, le sue dinamiche ed i suoi codici comportamentali. E questo rende il ragazzo esposto a rischi pericolosi per la sua salute sia mentale, che fisica ed emotiva.
Il minore ha diritto ad essere protetto nel mondo online quanto nel mondo offline.
Ai sensi della presente Convenzione si intende per fanciullo ogni essereumano avente un’età inferiore a diciott’anni, salvo se abbia raggiunto prima lamaturità in virtù della legislazione applicabile. (UNCRC_Art1)